Corsi HACCP Online
La normativa europea dedicata all’igiene e alla sicurezza degli alimenti specifica bene quali sono gli obblighi inerenti alla formazione del personale che lavora nelle aziende del settore alimentare. In particolare, così come indicato dal Reg. CE 852/04 (Cap. XII dell’All. II) l'Operatore del Settore Alimentare (OSA) deve assicurare l'idonea formazione del proprio personale, sia che si tratti di addetti alla manipolazione degli alimenti, sia che si tratti dei responsabili della gestione delle procedure HACCP. In generale qualunque soggetto si trovi a maneggiare alimenti all'interno dell'impresa deve essere opportunamente formato. Lo stesso vale per i responsabili della gestione delle procedure HACCP aziendali, che dovranno acquisire in più le conoscenze necessarie per la corretta applicazione dei principi del sistema. La legislazione comunitaria inoltre specifica che l’OSA deve assicurare che vengano rispettati i requisiti specifici indicati nella legislazione nazionale in materia di formazione del personale alimentarista. In Italia l'obbligo della formazione è gestita direttamente dalle singole Regioni che, ognuna con la propria Delibera, specifica gli argomenti, il programma e il monte ore da effettuare
Ad oggi le modalità di erogazione dei corsi formazione comprendono diverse possibilità. Oltre al corso frontale in aula in tanti settori è ormai consuetudine sfruttare la formazione a distanza (FAD). L’utilizzo infatti di portali e piattaforme web dedicate all’erogazione di corsi ha trovato il consenso di molti, prendendo via via sempre più piede. Anche per la formazione del personale alimentarista e dei responsabili delle procedure HACCP tante Regioni Italiane hanno quindi deciso di sfruttare questa modalità di erogazione, specificando la validità dei Corsi HACCP svolti on line. Un consenso però che, in realtà, non ha raggiunto l’unanimità delle Regioni Italiane. La tabella sotto riportata infatti specifica la validità dei Corsi HACCP on line Regione per Regione e, come si nota, alcune situazioni sono meno chiare di altre, tanto che per circa la metà delle Regioni non ci sono indicazioni specifiche a riguardo. Una normativa di settore così frammentata, differenziata e non sovrapponibile crea notevoli difficoltà di interpretazione sia per gli addetti ai lavori che per i consulenti che spesso ha dato luogo a dubbi e contenziosi.
REGIONI | DELIBERA | FAD CONSENTITA |
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Piemonte | DGR n. 25-1952 del 31 luglio 2015 – All. A | Si |
Calabria | DGR n. 28 del 02 febbraio 2012 – All. A | Si |
Veneto | DGR n. 2898 del 28 dicembre 2012 – All. A | Si |
Marche | DGR n. 2173 del 10 dicembre 2002; Nota prot. 30-3-2-7157 del 30 marzo 2004; DGR n. 2232/2009 |
Non specificato |
Lazio | DGR n. 825 del 03 novembre 2009 | No |
Lombardia | Testo Unico – LR n.33 del 30 dicembre 2009; nota formazione 9511/2009 e nota formazione 19532/2009; DGR n. 10/1105 del 20 dicembre 2013; |
Non specificato |
Molise | DGR n. 372 del 8 aprile 2008 | Si |
Abruzzo | DGR n. 61 del 30 gennaio 2006 | Non specificato |
Liguria | DGR n. 793 del 29 giugno 2012 | Si |
Trentino A.A. Bolzano | DGR n. 542 del 13 maggio 2014 | Si |
Trentino A.A. Trento | DGR n. 158 del 01 febbraio 2008 | Non specificato |
Friuli Venezia Giulia | L.R. n°21 del 18.08.2005 – Art.5; Protocollo n°9916 / SPS-VETAL del 12.05.2008 (Linee Guida) | Non specificato |
Campania | BUR n. 30 del 13 giugno 2005 (Decreto dirigenziale n.46 23/02/2005) | Non specificato |
Puglia | RR n. 5 del 15 maggio 2008 | Non specificato |
Emilia Romagna | DGR n. 342 del 01 marzo 2004 | Si |
Sicilia | DR 19 febbraio 2007 (GURS n. 11 del 9 marzo 2007); DR 31 maggio 2007 (GURS n.37 del 17 agosto 2007) |
Non specificato |
Sardegna | Assente | ? |
Valle D’Aosta | DGR n.1067 del 06 maggio 2011 | Si |
Umbria | DGR 1849 del 22 dicembre 2008 | Non specificato |
Basilicata | BUR n. 40 del 01/10/2010 | Non specificato |
Toscana | DGR n 559 del 21/07/2008 | Si |
Dott.ssa Dott.ssa Federica Tavassi
Consulente HACCP Roma
Associazione Italiana Consulenti Igiene Alimentare